giovedì 9 ottobre 2025

Un grido senza voce

 


Con prudenza si può sperare che una più matura e partecipe coscienza e resistenza verso l'imbarbarimento politico-democratico - nazionale e internazionale -  stiano facendosi strada.

L'adesione oceanica allo sciopero generale e alla manifestazione pro Gaza è apparsa, in verità, quanto mai insperata. Purtroppo, chi in Italia dovrebbe raccogliere e tradurre politicamente le istanze di quel popolo in marcia si rivela, da tempo, assolutamente inadeguato. È lapalissiano che non manchi un bacino elettorale a sinistra; ciò che manca, da troppi decenni, è una classe politica credibile che ne sia autentico interprete e megafono. Non basta, per i leader di partito, confondersi tra la folla del corteo per ergersi a suoi paladini. L'esercizio sterile della retorica incendiaria delle dichiarazioni pubbliche viene puntualmente tradito tra gli anfratti dei palazzacci romani del potere. 

sabato 30 agosto 2025

Il buono, il brutto e Netanyahu

 

In un momento topico di "Il buono, il brutto, il cattivo" del 1966 di Sergio Leone, il protagonista dice una battuta che dischiude il meccanismo drammaturgico su cui poggia l'intera sceneggiatura del film: "Io dormirò tranquillo perchè so che il mio peggior nemico veglia su di me". Tale paradosso, che ha fatto la fortuna della pellicola, può essere usato per spiegare ciò che lo Stato d'Israele ha scientificamentee e abilmente perseguito in Palestina per decenni verso le istanze palestinesi più estremiste come Hamas.

I migliori alleati dei sionisti, nel loro scellerato progetto di ricreare la fantomatica Grande Israele, non sono gli Stati Uniti d'America, ma l'organizzazione politico-militare di Hamas stessa. Il terrorismo antagonista è da sempre la più efficace arma di propaganda dei governi per giustificare i propri piani abietti e indifendibili. Nell'annosa questione palestinese è ampiamente documento che Hamas è stato surrettiziamente fomentato e agevolato dagli stessi israeliani a svantaggio delle formazioni arabo-palestinesi più moderate. A esplicitare questo perverso disegno fu lo stesso Netanyahu alla Knesset nel 2019: "Chiunque voglia evitare la creazione dello stato di Palestina deve supportare Hamas, deve sostenere finanziariamente Hamas. Questo è quello che stiamo facendo, questo è parte della nostra strategia: finanziare Hamas affinchè non ci sia mai lo stato di Palestina". 

venerdì 18 aprile 2025

La cambiale pagata

Gli Stati Uniti d'America sono un cancro che ha infestato tutta l’Europa dal secondo dopoguerra ad oggi. Nel 1949 la minaccia russa alle porte ci ha gettati in braccio al nostro aguzzino. Da allora hanno polarizzato il quadro internazionale e schiacciato l'Europa in una morsa, avvantaggiandosene politicamente ed economicamente. Il loro subdolo neocolonialismo si è insinuato carsicamente nel nostro tessuto sociale per decenni, corrompendo lo spirito europeo e, come un parassita, si è approfittato della debolezza del suo ospite e ha proliferato a nostre spese. Hanno contrabbandato il loro vuoto vitalismo come sintomo di rinascita e noi, inebriati, abbiamo brindato al boom economico che ci ha fatti schiavi. Ci hanno letteralmente comprati con il Piano Marshall e, legittimamente, si sono sentiti padroni a casa nostra. Una metastasi lenta, una pulizia etnica che ha smantellato millenni di storia e di cultura europee per sostituirle con il nulla prezzolato, con un individualismo bieco e un'omologazione al peggio, con una visione materialista e predatoria della vita che giustifica ogni nefandezza con la logica del profitto. L’Europa fu divisa obtorto collo in due blocchi, noi scegliemmo il meno peggio, ma non siamo stati liberati, siamo stati colonizzati.