domenica 9 febbraio 2025

Napoli è un trucco

Napoli vive da sopravvissuta. E il fatalismo di un sopravvissuto è la cifra della sua maschera tragicomica. L'ombra del monito fatale si allunga perenne sulla città, ogni giorno ha il sapore dell'ultimo. Quindi essa vive "alla giornata", che non significa vivere con leggerezza, ma, al contrario, in profondità, come il sangue magmatico che le dà sia la vita che la morte. Una poetica della precarietà sedimentata in millenni, un esorcismo collettivo che è un antidoto alle distorsioni e alle distrazioni del mondo. Napoli è un trucco sgamato, una magia a cui necessariamente ciascuno crede. È la più vitale delle città, perché è la più precaria tra esse. Ccà se more è il suo inno, che è un inno disperato alla vita. La sua gioia è un sussulto di gioia, il suo bel mare un'onda di malinconia.


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