lunedì 26 febbraio 2024

La Meloni e il coniglio

 

In merito al disegno di legge sull'autonomia differenziata c'è una legittima preoccupazione da parte dei cittadini del Sud Italia. Il dibattito pubblico al riguardo, con lo scontro tra il Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente della Regione Campania De Luca, ha invece assunto toni grotteschi che umiliano, innanzitutto le istituzioni, ma soprattutto la sacrosanta pretesa di assistere ad un serio confronto tra le opposte ragioni. 

La manifestazione a Roma, promossa da De Luca con un manipolo di sindaci, non ha ricevuto udienza dal Governo, servendo fatalmente solo al teatrino delle parti. Ma chi governa ha il dovere di non sottrarsi allo scontro d'idee, pur se mosso strumentalmente. Alla Meloni si chiede: è la riforma dell'autonomia differenziata rilevante per il futuro dello Stato? è, inoltre, la Campania una Regione cardine per il traino del Mezzogiorno, e, dunque, del paese? Se la risposta è si, ebbene, non scappi dal confronto pubblico richiesto da De Luca a proposito. Il dibattito in Parlamento si è dimostrato quantomai inadeguato, in quanto i diversi partiti, al loro interno, hanno mostrato diverse posizioni in merito, trattandosi di questione non di appartenenza politica, ma territoriale. Dunque, per rivendicare le ragioni del Governo sul disegno di legge, è auspicabile un suo confronto diretto con i rappresentanti politici promotori del dissenso, De Luca in primis. 

I cittadini hanno il diritto di assistere ad un dibattito serio su questo tema così determinante per il futuro del paese. Se si sottrae, vuol dire che la Meloni, di fronte al destino dell'unità d'Italia, che tanto dice di amare, scappa. Scappa di fronte alle proprie responsabilità esattamente come il suo Duce, travestito da coniglio per raggiungere la frontiera.

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