domenica 25 ottobre 2015

La mala-fede


Le specie viventi per sopravvivere agli stravolgimenti della vita sulla Terra si evolvono. L’Uomo stesso si è evoluto nel corso di migliaia di anni, fino a diventare quello che è oggi. Per le ideologie è lo stesso, per sopravvivere alla Storia si evolvono anch’esse, si chiama revisionismo. La Chiesa è un esempio fulgido di questo meccanismo. Qualche anno fa, per bocca di Mons. Ravasi, ha dovuto rinnegare millenni di creazionismo asserendo che «le teorie evoluzioniste delle origini non sono incompatibili a priori con il messaggio della Bibbia e della teologia». Fin quando la storiella delle Sacre Scritture di Adamo ed Eva ha retto è stata sostenuta strenuamente (e gli eretici scomunicati e perseguitati per qualche millennio), quando l'evidenza scientifica li ha tristemente sconfessati sono scesi a patti con i piselli di Darwin. La teologia è condannata a diventare sempre più un esercizio di equilibrismo patetico, meglio abituarsi, e patetiche sono in questi giorni queste Eminenze rinchiuse nel Sinodo nel tentativo di non essere spazzati via dalla Storia.


     Dopo tre settimane di dibattito, i 270 padri sinodali hanno raggiunto una svolta che, siamo certi, avrà un impatto enorme per la storia dell’umanità (per due voti risicati): i divorziati risposati potranno fare la comunione. Ora che la storia del mondo è salva, va detto che, in realtà, sarà il prete a decidere volta per volta. In pratica, i sommi teologi, con la lingua di fuoco dello Spirito Santo sulla testa, e mondati dalla divina Misericordia, non sono riusciti a mettersi d’accordo nemmeno su questo, ma hanno passato il “discernimento pastorale” ai pretucoli di campagna. Tradotto, dal mercimonio delle indulgenze al mercimonio delle ostie… se sei un divorziato una Comunione a settimana viene a costare un cero alla Madonna, una lauta offerta durante la santa Messa e la carità per i poveri orfanelli una volta al mese. E… i gay? No, quelli là no, davvero ci speravate? Solo perché il capo della cricca ha un nome progressista che vende bene? Questo è già il massimo del progressismo possibile in Vaticano. Nel documento finale del Sinodo si legge: «Si riservi una specifica attenzione anche all’accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale». Allora, spieghiamo due cose allo Spirito Santo: la prima, fondamentale, è che i gay e le lesbiche non hanno “tendenze omosessuali”, ma “sono omosessuali”, come io non ho “tendenze eterosessuali”, ma “sono eterosessuale”. Secondo, accompagnarli dove? Al Gay Pride? Ah, allora si! Bisogna far presente ai porporati che ha bisogno di un accompagnamento chi è in difficoltà, chi ha una menomazione, un disagio o soffre di solitudine. Quindi diamo una notizia al Sinodo: i figli del Creatore usciti con “tendenze omosessuali” sono felici e si godono la vita e deambulano perfettamente da soli senza accompagnamento di nessuno. Ovviamente quella frase della relazione è profondamente offensiva e lesiva della dignità degli omosessuali, ma questa non è una notizia. Ma la perla teologica partorita dai ministri del Signore è un’altra. Riguardo all’“assimilazione dei matrimoni” gay si legge «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Invece il fondamento riguardo al fantomatico “disegno di Dio” c’è, esiste, e ne hanno dato copia durante il Sinodo. Pure Dio è stato visto in zona, c’è un salesiano che giura di averlo visto alla buvette. La verità è che alle orecchie delle persone dotate di buon senso ‒ e per fortuna sono tante ‒ quella frase suona «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno del Ciuccio che vola sul matrimonio e la famiglia». L’unico fondamento che devono trovare queste Eminenze è quello dell’esistenza di Dio, stampare prove e documenti e allegare una copia ai capi delle altre religioni e una anche al CERN di Ginevra, lì si annoiano tanto, e qualche risata ogni tanto gli fa bene.
     Ah, giusto, i testi sacri, lì è scritto il “disegno di Dio”… lo stesso libro dove il mare si apre, passa “il popolo eletto” e mentre passa quel cattivo del faraone con  le sue truppe si chiude? Beh, certo. Lo stesso libro dove c’è uno che costruisce una barca enooooorme, poi arriva una coppia di animali per ogni specie del mondo (un maschio e una femmina, i gay no) e salgono tutti sulla barca (non ho mai capito i pesci come hanno fatto, boh), poi il Signore fa venire un diluvio della Madonna (no, ho sbagliato, lei ancora non c’era) e tutti gli altri muoiono. Beh, certo. Lo stesso libro dove è il sole a ruotare in torno alla terra e non viceversa? Lo stesso libro… in questa selva di panzane chi decide dove finisce il racconto e dove comincia “il disegno di Dio”? No, perché, stando a quello che è scritto, Dio sa disegnare parecchio male. Nel libro più venduto della storia, ad esempio, si prescrive la lapidazione per chi bestemmia, l’omicidio per i fedifraghi e i figli disubbidienti, la donna ha meno dignità degli animali di casa (leggere il Vecchio Testamento per “credere”), Dio preso dalla collera stermina uomini, donne e bambini senza pietà alcuna (nel Vecchio Testamento sembra più Attila… peccati di gioventù, poi è rinsavito)… quello che si legge è un racconto o è un “disegno divino” da prendere sul serio? I libri pulp e di fantascienza vendono sempre tantissimo, si sa, ma si può dare ancora un briciolo di credibilità a una religione fondata su un libro del genere? Che le altre religioni non siano messe meglio non è una giustificazione, ovviamente. La verità è che tutta quella discussione di tre settimane del Sinodo non sta né in Cielo e né in Terra.
     Ma io capisco quegli uomini in sottana, gli unici veri travestiti alla fine, altro che gli omosessuali. È difficile stare al passo coi tempi avendo come manuale di sopravvivenza la Bibbia. In essa c’è scritto esplicitamente che l’omosessualità è un abominio, punto. Dire il contrario significherebbe rinnegare la propria dottrina, rinnegare se stessi. Poveracci, non vorrei stare nelle loro tonache, sono sempre indietro su tutto, su tutti i temi, come accaduto con l’evoluzionismo. Arriverà un giorno che, pur di non scomparire per manifesta ciarlataneria, diranno che i testi sacri sono stati tradotti male: che in realtà Dio è gay, che Adamo ed Eva erano due cercopitechi e che, per colpa di un emanuense astigmatico, è stato trascritto per sbaglio che il Sole gira intorno alla Terra. Le religioni sono tutte in mala-fede. Il Papa progressista ha detto «i tempi cambiano e noi cristiani dobbiamo cambiare continuamente», già. Aspettiamo con impazienza il Sinodo dal titolo “Ma Dio esiste?”.






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