mercoledì 24 maggio 2017

Che Dio ce la mandi buona

Se è vero che per ogni martire islamico ci sono 40 vergini ad aspettarlo in paradiso, perché a farsi saltare in aria non sono mai imàm o sceicchi? La verità è che le religioni sono la più grande e potente arma di distrazione e di distruzione delle masse mai creata. Sono la fabbrica eterna di vite surrogate, nell'attesa di una ricompensa ultraterrena, a beneficio della iniqua piramide sociale. "Dare a Cesare quel che è di Cesare" è il comandamento degli schiavi di ogni epoca e latitudine, e "Il discorso delle beatitudini" è il più infame degli insegnamenti: gli ultimi resteranno ultimi. Per disinnescare un attentatore e redimerlo non bisogna togliergli le cariche esplosive, ma la fede in Dio. Capirebbe di essere stato realmente un martire, perché preso in giro per tutta la vita. Il fatto che su dettato religioso si operi anche "in buona fede" per il prossimo non esclude il problema. Anche la figura universale di Babbo Natale fa del bene: ma arriva il giorno che si cresce e si impara che egli non esiste. Un ateo ha solo fratelli di fronte a sé; rispetta la sacralità della vita, perché l'unica possibile; sa che un prete di colore non è il frutto di una conversione, ma di una colonizzazione. Come tutte le costruzioni umane, anche le più monolitiche, pure le religioni sono destinate a crollare nel tempo. Prima di allora... che Dio ce la mandi buona.


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