domenica 18 dicembre 2016

L'equivoco orizzontale del Movimento di Grillo

L'equivoco nel Movimento Cinque Stelle si ripete, pericolosamente. Alla lunga, potrebbe diventare letale per l'esistenza del Movimento stesso. L'equivoco consiste nell'avere risposto al malcontento dei cittadini verso la classe politica della prima e della seconda repubblica con l'utopia dell'orizzontalità della rappresentanza. Una risposta del tutto ideologica ai problemi del paese, e, per questo, inconsistente. Da un eccesso all'altro, quindi: da una verticalità autoreferenziale e corrotta, ad una orizzontalità inadeguata e indisciplinata.
Lo psicodramma tutto interno al Movimento che si sta consumando al comune di Roma era facilmente prevedibile. Il fatto che la vittoria nella capitale fosse ampiamente annunciata e, nonostante questo, la Raggi, e con lei il Movimento Cinque Stelle, si siano fatti trovare completamente impreparati nella composizione della giunta è una prova di questa approssimazione e impreparazione. Quanto accaduto precedentemente in altre città da loro amministrate avrebbe dovuto allertarli, ma il Movimento, per essere fedele a se stesso, sembra non imparare dai propri errori. Quando ci fu la crisi al comune di Quarto ebbi a dire: "La cosa più triste che possa capitare ad un paese è scoprire che i suoi cittadini non sono meglio della classe politica che l'ha portato alla rovina. [...] Una democrazia matura non è quella governata dai cittadini, ma quella guidata da una classe politica degna e capace". Non basta essere incensurati per essere buoni amministratori. I rappresentanti politici sono, e devono essere, l'elité dello stato, la sua più qualificata espressione nei diversi campi. La retorica dell'"uno vale uno" e del "governo dei cittadini" nella teoria va anche bene, ma, nella pratica, è un azzardo che rischia di travolgere il Movimento e le sue pur nobili intenzioni. La sfida del Movimento Cinque Stelle avrebbe dovuto essere, piuttosto, quella di infondere finalmente qualità a quella verticalità, promuovendo una politica coerente e credibile che armonizzasse personalità e professionalità di eccellenza e di fidata esperienza. Come sta accadendo in Canada. Il giovane primo ministro Justin Trudeau sta rivoluzionando nella forma e nella sostanza il proprio paese, scegliendo, tra l'altro, i propri ministri tra le figure più rappresentative del paese. Il futuro passa dall'eccellenza, quindi, non dalle auto candidature su un blog e il voto online. Anni fa Grillo sbagliava a spaccare i personal computer durante i suoi spettacoli; adesso sbaglia a credere ciecamente in essi. La "rete" solitamente non è piena di storioni, ma di merluzzi.



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